Dettaglio Produzione
Fondazione Sipario Toscana | Factory Compagnia Transadriatica
peter pan
Tournée
di Tonio De Nitto
collaborazione drammaturgica Riccardo Spagnulo
con Benedetta Pati, Francesca De Pasquale, Luca Pastore, Francesco Rina
regia di Tonio De Nitto
coreografie Barbara Toma
musiche Paolo Coletta
scene di Iole Cilento e Porziana Catalano
videomapping di Emanuela Candido, Andrea Carpentieri, Andrea Di Tondo - Insynchlab
costumi di Lapi Lou
sarta Mariarosaria Rapanà
luci di Marco Oliani
assistente di produzione Daniele Guarini
organizzazione Francesca D’Ippolito
Un giorno mi lascerai volare via, mamma?
E aspetterai il mio ritorno, seduta alla finestra?
Mi aspetterai, vero?
Aspetterai che io ritorni a casa con l’aria tra i capelli?
Resterai sveglia tutta la notte?
E’ vero che non ti dimenticherai mai di me?
Anche se qualche volta sbaglierò?
Guardami mamma, dimmi che sono bravo.
Dimmi che sono tuo e di nessun altro.
Dimmi che sarai sempre lì e mi aspetterai.
Peter Pan è la storia di un’assenza, di un vuoto che spesso rimane incolmabile, di un tempo che sfugge al nostro controllo, delle esperienze che ci fanno diventare grandi anche senza volerlo. L’ispirazione viene dalle avventure di Peter e Wendy e dall’atmosfera un po’ misteriosa del primo romanzo di James Matthew Barrie, Peter Pan nei Giardini di Kensington.
Le vicende autobiografiche spingono l’autore a creare un mondo parallelo, un giardino prima, un’isola poi, dove i bambini caduti dalle carrozzine e dimenticati dai propri genitori si ritrovano in uno spazio senza confini fisici e temporali. E l’isoladelmaipiù, Neverland, è forse dentro la testa di ogni bambino, un posto dove vanno a finire le cose dimenticate dai grandi, per cui non c'è spazio nella vita reale.
Il nostro Peter Pan arriva ad un punto in cui, non potendo crescere, non può più conoscere e non può più conoscersi. Proprio per questo, non capisce i sentimenti come l'amore, né tutto quello che appartiene a una fase della vita successiva.
Peter Pan è l’idea stessa dell’infanzia che fatica a rimanere con noi tutta la vita: è una finestra che chiudiamo diventando grandi e che, invece, dovremmo tenere aperta, in contatto con la nostra realtà e il nostro essere adulti.
teatro danza e teatro fisico
dai 6 anni
durata 60’