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LA MAGIA DELLE TESTE VUOTE

GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE ORE 18.30
Tra il dicembre 2025 e il febbraio 2026 la Fondazione Sipario Toscana – La Città del Teatro di Cascina, in collaborazione con l’Università di Pisa e la compagnia teatrale I Sacchi di Sabbia presenta un’iniziativa che raccoglie e tenta di rappresentare la multiforme identità culturale di Ferdinando Falossi (1956- 2024): artista, artigiano, studioso, operatore culturale. 
La mostra, dal titolo La magia di teste vuote, propone un affascinante itinerario attraverso la storia e la tradizione presentando le maschere teatrali create da Ferdinando Falossi. Riferite all’antica drammaturgia greca, esse riproducono le caratteristiche espressive e fisiognomiche che la consuetudine attribuisce ai sentimenti basilari (il dolore, la gioia, il lutto, la paura), agli atteggiamenti e alle posture elementari del viso umano (il riso, il pianto, il coraggio, la stupidità), alla collocazione sociale (la regalità, la servitù, la povertà). In un condensato essenziale, esse offrono, insieme alla tipologia comica e tragica, l’apparenza dei sentimenti e delle passioni, e mentre ci riportano alle nostre origini culturali, ci permettono di cogliere nei volti i moti essenziali della nostra interiorità.
La giornata di studi inaugurale del 27 novembre 2025, organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere e il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, ripropone la poliedrica personalità culturale di Falossi ospitando un parterre di estimatori delle sue realizzazioni artistiche, studiosi della maschera nei suoi aspetti cultuali, rituali e performativi e docenti di storia del teatro antico e contemporaneo, in grado di contribuire al ricordo di Falossi, allo scopo di aprire prospettive storico-critiche proiettate nel futuro. Nell’occasione la Compagnia teatrale I Sacchi di Sabbia presenta lo spettacolo Dialoghi degli Dei di Massimiliano Civica e I Sacchi di Sabbia per la produzione della Compagnia Lombardi-Tiezzi. 
A conclusione della mostra, a metà marzo, la Compagnia di artisti pisani è nuovamente protagonista della scena con Dritto e Rovescio. Andromaca di Euripide e Persiani di Eschilo secondo I Sacchi di Sabbia, cui seguirà una conferenza sul Tragico rivolta a studenti universitari e delle scuole superiori del territorio.

Ferdinando Falossi è innanzitutto uno studioso di teatro, non solo dei testi teatrali ma anche del modo in cui le opere scritte per il teatro vengono messe in scena; e dal momento che le sue ricerche si sono orientate prevalentemente verso il teatro classico greco, al centro del suo interesse si sono poste le maschere indossate dagli attori. 
Intorno ad esse il lavoro di Falossi ha seguito due percorsi paralleli, che sono riusciti a saldarsi in un’unica originalissima identità professionale e culturale. Da una parte, è stato specialista del teatro greco delle origini: si è laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Pisa, come cultore della materia ha collaborato con Fernando Mastropasqua (docente di Storia del Teatro a Pisa alle Università di Pisa e Torino) ed Eva Marinai (docente di Discipline dello spettacolo all’Università di Pisa), ha partecipato a convegni internazionali e workshop, ha scritto due importanti monografie, L’incanto della maschera. Origini e forme di una testa vuota, Prinp 2014 e La poesia della maschera. Una testa vuota fonte di conoscenza, Prinp 2015. D’altra parte e contemporaneamente, dopo la formazione presso la scuola di Donato Sartori, ha aggiunto la pratica manuale alla ricerca teorica, arrivando così al mestiere di costruttore di maschere che recupera la tradizione artigianale (d’altissimo livello in Italia e soprattutto in Toscana) mentre riporta alla luce e sperimenta in concreto le tecniche e i mezzi che appartennero all’antico teatro greco. 
Le maschere qui raccolte racchiudono anni di lavoro e di indagini. Racchiudono la passione e la tenacia con cui Falossi ha portato avanti il suo progetto. Ci auguriamo che il suo patrimonio, ricco di sapere, di sentimenti, di forza evocativa, di capacità pratica, trovi eredi che lo sappiano custodire e valorizzare. E che lo trasmettano al futuro.

 

 

 

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