Mercoledì 28 luglio alle ore 21.30 Danilo Rossi, prima viola del Teatro alla Scala e Stefano Nanni pianista e compositore, saranno in concerto nel giardino della Città del Teatro in occasione della rassegna “Metti una sera a Cascina” organizzata dal Comune di Cascina.
L’evento, a cura della direzione artistica di Luca Marengo, sarà ad ingresso gratuito su prenotazione.
Il concerto “Il Cinema Italiano di Rota e Morricone” è un lungo viaggio attraverso la storia del cinema italiano. Fin dalla sua nascita il cinema, ancora muto, ha trovato nella musica la sua più naturale complice, l’arte che poteva rivestire, plasmare e raccontare emozionalmente ciò che è inesprimibile con altri mezzi.
Questa unione è diventata presto inscindibile e necessaria, producendo nell’arco di poco più di un secolo opere d’arte di straordinario valore qualitativo ed emozionale, diventando per noi contemporanei ciò che fu il teatro per gli antichi greci e poi il teatro musicale e l’opera.
Il Cinema Italiano, raggiunta presto una posizione ed un ruolo importantissimo a livello mondiale attira a sé compositori che vogliono misurarsi con questa ultima forma d’arte.
Di questi, due in particolare emergono come giganti, Nino Rota ed Ennio Morricone.
La loro musica è entrata nell’immaginario collettivo a tal punto che non ha più bisogno di immagini per vivere (privilegio raro per la musica da film) ma al contrario è capace di evocarle nella nostra mente e anima con grande forza.
Danilo Rossi, violista di fama mondiale e Stefano Nanni, pianista e musicista fuori dagli schemi, reinterpretano in questo concerto quelle melodie che hanno unito e uniscono diverse generazioni di pubblici, per far rivivere in una notte d’estate, queste indimenticabili emozioni. Tutti i brani sono arrangiati da Stefano Nanni.
Ingresso gratuito su prenotazione fino ad esaurimento posti disponibili, scrivendo a prenotazioni@lacittadelteatro.it
o chiamando il 3458212494 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.
DANILO ROSSI
Allievo di alcuni tra i più importanti Maestri di viola e di musica da camera, Danilo Rossi si diploma a 19 anni con il massimo dei voti e lode,ma già dall’età di 16 anni si mette in luce, vincendo il suo primo Concorso Internazionale. Appena diplomato supera il concorso per Prima Viola Solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, divenendo il più giovane strumentista nella storia del Teatro milanese ad aver ricoperto tale ruolo. Da quel momento la carriera di Danilo Rossi sarà costellata da una serie di incontri, concerti, festival, recitals che lo porteranno in giro per il mondo, esibendosi nei più importanti Teatri e Sale da Concerto.
Immerso nella musica come pochi altri, Danilo Rossi ha spaziato innumerevoli volte nei generi musicali anche i più lontani tra di loro.
Ecco quindi che le numerose collaborazioni con grandi artisti dell’ambito jazz o pop hanno fatto di Danilo Rossi un esempio unico di come sia possibile vivere la musica nella sua completezza, senza nessuna barriera.
Danilo Rossi vive la musica nella sua interezza. Da sempre aperto alle più diverse esperienze, ha al suo attivo numerosi incontri con attori, scrittori, poeti che lo hanno portato ad esibirsi negli ambienti più diversi: dalle carceri ai boschi del Trentino, dalle paludi dello Sri Lanka ai Teatri Off delle periferie.
Grazie ai grandi Maestri con cui ha studiato e agli importanti incontri artistici nei suoi oltre trent’anni di carriera, Danilo Rossi ha potuto acquisire certezze musicali ed umane, tali da far raggiungere straordinari risultati ai moltissimi studenti che hanno avuto la costanza di seguirlo.
STEFANO NANNI
Stefano Nanni è pianista, arrangiatore, jazzista, compositore e direttore d’orchestra e vanta un’intensa carriera, costellata di importanti collaborazioni con artisti di estrazione musicale tra le più diverse: dagli americani Steve Ellington e Amii Steward, ai jazzisti Paolo Fresu, Gianni Basso, Gianni Cazzola, Massimo Moriconi, Luciano Zadro, Gabriele Mirabassi, Fabrizio Bosso, al grande Luciano Pavarotti (per cui ha curato gli arrangiamenti dell’evento benefico ‘Pavarotti & frineds’), a Vinicio Capossela, al tenore Giovanni D'Amore, a interpreti classici come Danilo Rossi e Mario Brunello.