Mario Perrotta Premio Ubu 2022 per Dei Figli
una coproduzione Fondazione Sipario Toscana
Lunedì 12 dicembre all’Arena del Sole di Bologna sono stati assegnati i premi UBU 2022, gli Oscar del Teatro italiano, e lo spettacolo“Dei figli” di Mario Perrotta si è aggiudicato il riconoscimento di Miglior nuovo testo italiano/scrittura drammaturgica ex aequo con Frosini e Timpano per Ottantanove, oltre a ricevere la nomination di Dalila Cozzolino come Miglior attrice under 35.
Lo spettacolo, che ha debuttato alla Città del Teatro di Cascina (Pisa) durante la scorsa stagione serale, vede la consulenza alla drammaturgia di Massimo Recalcati ed è una coproduzione Fondazione Sipario Toscana, Teatro Stabile di Bolzano, La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale, Permàr.
«È arrivato, per me, il quarto Premio Ubu ed è come se si chiudesse un po’ il cerchio rispetto a ciò che sono realmente come uomo di teatro – racconta Mario Perrotta – perché dopo aver ricevuto lo stesso riconoscimento come ideatore di progetti complessi e per la loro regia (la Trilogia sull’individuo sociale e il Progetto Ligabue), poi come attore (ex-aequo con Carlo Cecchi, attore immenso che da ragazzino vivevo come un mito irraggiungibile), vengo premiato come autore, dopo essere stato candidato più volte in questa categoria. Questo mi rende particolarmente felice, perché la scrittura è la parte più complessa e faticosa del mio lavoro».
“Dei figli” conclude la trilogia In nome del padre, della madre, dei figli, provando a ragionare su quella strana generazione allargata di “giovani” tra i 18 e i 45 anni che non ha intenzione di dimettersi dal ruolo di figlio. Non tutti, per fortuna, e non in ogni parte del mondo. Ma in Italia sì, e sono tanti…
Un cast strepitoso che, oltre a Mario Perrotta, vede in scena (live o in video) Luigi Bignone, Dalila Cozzolino, Matteo Ippolito, Arturo Cirillo, Alessandro Mor, Marta Pizzigallo, Paola Roscioli, Maria Grazia Solano, Saverio La Ruina, Marica Nicolai.
«Undici personaggi per un intreccio amaramente comico, un avvitamento senza fine di esistenze a rischio, imbrigliate come sono nel riflettere su sé stesse creando un rapporto “a orologeria” tra attori video e attori live, che ha probabilmente decretato la vittoria del testo ai Premi Ubu».
Un’ulteriore conferma per Mario Perrotta e un importante riconoscimento per la Fondazione Sipario Toscana che ha accompagnato il processo creativo assieme agli altri soggetti coproduttori – il Teatro Stabile di Bolzano, La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale e Permàr – e che si conferma essere un luogo attento alla nuova drammaturgia.