Dettaglio Evento
Kepler-452
Gli altri.Indagine sui nuovissimi mostri
un’indagine teatrale di Kepler-452
regia Nicola Borghesi
drammaturgia Riccardo Tabilio
ideazione tecnica Andrea Bovaia
coordinamento Michela Buscema
con Nicola Borghesi
con il contributo di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
con il sostegno di L’Arboreto – Teatro Dimora, La Corte Ospitale : Centro di Residenza Emilia-Romagna
con il sostegno di Agorà/Unione Reno Galliera
Talvolta usciamo da teatro (o dal cinema, da un’assemblea, dalla lettura di un articolo di giornale o di un libro) appagati ma con la sgradevole sensazione di trovarci in una riserva indiana: qua siamo tutti d’accordo, mentre là fuori il cosiddetto «paese reale» non ci assomiglia neanche un po’. Sentiamo, in quei momenti, come premere alle porte di un fortino che non sta più in piedi, nel quale siamo arroccati, impotenti, senza forze per organizzare una sortita né strumenti per resistere all’assedio. E attendiamo. Gli Altri sono un magma indistinto che incrociamo solo quando la loro brutalità diventa sufficientemente spessa e evidente da non poter più essere rimossa nella propria mostruosità. È lì che ci coglie il terrore. Spendiamo tanto del nostro lavoro per raccontare e raccontarci che coloro che tradizionalmente sono percepiti come gli Altri (i migranti, i senzatetto, gli strani, gli zingari, i malati psichiatrici, i detenuti) non devono essere considerati come una minaccia, un nemico, un mostro. Allo stesso tempo non ci accorgiamo che stiamo costruendo una nuova e più pericolosa categoria di Altri: quelli che odiano gli Altri tradizionali. Sono quelli che scrivono quei commenti mostruosi sui social, che noi condividiamo a nostra volta per mostrare alla nostra cerchia che gente gira, per affermare che noi non siamo come loro, per raccontare la deriva della società, e lo sconforto e l’incredulità che ci attanagliano. Cerchiamo insomma di rassicurarci tra noi, noi che ancora non siamo pervasi da quell’odio cieco, dalla volontà purificatrice di bruciare tutto. Cerchiamo di fare quadrato. E questo alimenta il risentimento degli Altri verso di noi: noi siamo i privilegiati, coloro che parlano standosene al sicuro, lontani dai conflitti, dai problemi reali.
Questi Altri, molto spesso, almeno sui loro profili social, sono diversi da come li avresti immaginati. Sono mamme a dieta, amanti appassionati dei cani, diciottenni che fanno serata, genitori premurosi, umoristi triviali, lavoratori spaventati. Difficile trovare un profilo comun. E allora: chi sono questi Altri? Chi c’è dietro quel commento razzista irripetibile? Che esseri umani si nascondono dietro quei profili? Perché scrivono quelle cose, perché le pensano? Le pensano davvero? Si identificano con quello che scrivono? Se è vero, come è vero, che ogni effetto è originato da una causa, da dove viene tutto questo odio? Cosa ce ne facciamo?
Gli Altri – Indagine sui nuovissimi mostri è il desiderio di contattare queste persone, questi Altri, trascorrerci del tempo insieme, cercare di capirli senza per questo perdere le distanze, tentare di aprire un dialogo apparentemente impossibile e portarlo in scena, senza rinunciare al nostro punto di vista. Che effetto fa incontrarli in carne ed ossa, gli Altri? Come possiamo parlarci veramente, senza paternalismo e senza alterigia? Che effetto ci fa questo tentativo? È possibile? È utile?
In scena racconteremo, in un reportage teatrale gli esiti di questa indagine, di questi incontri, di questi momenti di vita che hanno il desiderio di andare oltre il giusto sgomento e spingersi un po’ più in là, dove anche la follia del razzismo e del fascismo possono essere ascoltate, senza per questo rinunciare di un passo alle proprie posizioni.
Gli Altri – Indagine sui nuovissimi mostri è in fondo, soprattutto, un tremendo desiderio di uscire dal nostro isolamento e cercare di incontrare quella parte del Paese che ci siamo ostinati a considerare minoritaria, inimmaginabile e che oggi si sta mostrando in tutta la propria potenza.
e con il patrocinio di Amnesty International
SABATO 28 GENNAIO ORE 21
durata 80’
sala piccola
BIGLIETTERIA