Dettaglio Evento

Celesterosa | I Sacchi di Sabbia
I Persiani
con Silvio Castiglioni
spazio scenico, oggetti e regia I Sacchi di Sabbia
traduzione dal greco Francesco Morosi
voce Marina Mulopulos
sound designer Gianmaria Gamberini
la canzone finale è cantata da Simone Bettin
Quando nel 472 a.C. ad Atene va in scena la tragedia più antica del mondo, I Persiani di Eschilo, sono passati appena otto anni dalla guerra combattuta dagli Ateniesi contro l’esercito di Serse che ha invaso l’Attica e distrutto la città. Alla fine gli Ateniesi avevano annientato l’aggressore nella battaglia navale di Salamina, ma le ferite di quell’attacco recente erano ancora aperte e ben visibili a tutti. Eschilo – che secondo i racconti antichi aveva combattuto a Salamina – abbandona ogni trionfalismo e ambienta la vicenda a Susa, la capitale persiana. Gli anziani cittadini rimasti e la madre del re sono in preda all’angoscia perché l’esercito è ancora lontano in guerra e non se ne sa niente. E quando finalmente, dopo l’arrivo della notizia della catastrofe che ha travolto i Persiani, compare in scena Serse, il Gran Re, di ritorno a Susa dalla disastrosa spedizione in Grecia, Eschilo lo presenta agli Ateniesi come un reduce miserevole, degno di pietà.
Per un’epoca come la nostra, che ci vede così poco capaci di mettersi nei panni altrui, questo cambio di prospettiva è a dir poco sorprendente.
Così, reduci daLa commedia più antica del mondo (un “ solo" sugli Acarnesi di Aristofane che abbiamo affidato a Massimo Grigò), abbiamo pensato di completare il giro sulle rovine della nostra bella civiltà, alla volta del tragico, ai piedi de La tragedia più antica del mondo. Per farlo ci siamo ben attrezzati: un attore d’eccezione (oltre che amico e filosofo), Silvio Castiglioni e un elementare, metafisico apparato di teatro di figura. Torneremo a raccontarvi come è andata.
sala Margherita Hack
durata 70’
Posto unico 11€
prenotazione riservata alle scuole > PRENOTA
ORE 18.30 DRITTO E ROVESCIO |