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Fondazione Sipario Toscana

Io (sono) robot

Domenica a Teatro

creazione  Dario Focardi
studio dei movimenti del robot  Pericle Salvini
Robot | AlterEgo animato da  Federico Raffaelli
realizzazione scene  Luigi Di Giorno
luci  Maurizio Coroni
con la collaborazione di  Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia e Università di Pisa
Manuel G. Catalano, Grazia Zambella, Cristiano Petrocelli, Michele Maimeri, Antonio Bicchi

ph. Marco Buratti


Isaac Asimov avrebbe compiuto 100 anni il 2 gennaio del 2020.
Scrittore di fantascienza tra i più famosi della letteratura mondiale Asimov ci ha lasciato un ciclo di racconti che abbiamo deciso di utilizzare per narrare sulla scena il presente con uno sguardo verso il futuro prossimo: Il Ciclo dei Robot.
L’ambientazione temporale è spostata in avanti di un secolo e innumerevoli tipi di robot positronici vivono a stretto contatto con gli esseri umani.
Le due entità hanno relazioni sociali e professionali e condividono gli stessi spazi.
Un robot e un essere umano lavorano insieme.
Quali sono le interazioni emotive che si creeranno tra di loro?
Le reciproche differenze diventeranno una risorsa o saranno un ostacolo insormontabile alla loro amicizia?
Io (sono) robot rivolge il proprio sguardo scenico alle giovani generazioni perché saranno proprio queste che si troveranno a interagire quotidianamente con i robot nel futuro prossimo. É importante imparare a costruire un alfabeto comune perché questa connessione avvenga pacificamente.
Queste domande ci hanno mosso e ci muovono nella ricerca scenica:
- Quali saranno i parametri emotivi che legheranno macchine ed esseri umani?
- Quanto saranno integrate le due “società”?
- Che cosa saranno realmente i robot per noi essere umani? E che cosa saremo noi per loro?
Io (sono) robot si avvale di una collaborazione con esperti di robotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia e dell’Università di Pisa, affinché l’esperienza visiva di chi assisterà allo spettacolo sia ulteriormente amplificata dalle migliori tecnologie esistenti sul campo.
Sulla scena una realtà distopica, ambientata in un futuro non troppo lontano, in cui robot e umani si trovano a confrontarsi su piccoli e grandi temi della vita perché, come dice Asimov nella sua Legge Zero, un robot non può recare danno all'umanità, né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, l'umanità riceva danno.
Tra quanti anni questo assunto potrà essere letto al contrario?

teatro d’attore e robot
dai 6 ai 10 anni
durata 50’
sala piccola

BIGLIETTERIA

Orari di programmazione:
Domenica a Teatro
 

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