Dettaglio Evento
Accademia Perduta/Romagna Teatri| Società per Attori | in collaborazione con Lucca Comics&Games
L'Oreste
quando i morti uccidono i vivi
di Francesco Niccolini
con Claudio Casadio
illustrazioni di Andrea Bruno
scenografie e animazioni Imaginarium Creative Studio
costumi Helga Williams
light design Michele Lavanga
musiche originali di Paolo Coletta
direttore di scena Matteo Hintermann
collaborazione alla drammaturgia Claudio Casadio
voci di Cecilia D’Amico (sorella), Andrea Paolotti (Ermes), Giuseppe Marini (dottore) e Andrea Monno (infermiere)
regia di Giuseppe Marini
L'Oreste è internato nel manicomio dell'Osservanza a Imola.
È stato abbandonato quando era bambino, e da un orfanotrofio a un riformatorio, da un lavoretto a un oltraggio a un pubblico ufficiale, è finito lì dentro perchè, semplicemente, in Italia, un tempo andava così.
Dopo trent'anni non è ancora uscito: si è specializzato a trovarsi sempre nel posto sbagliato nel momento peggiore.
Non ha avuto fortuna l'Oreste, e nel suo passato ci sono avvenimenti terribili che ha rimosso ma dai quali non riesce a liberarsi: la morte della sorella preferita, la partenza del padre per la guerra, il suo ritorno dalla campagna di Russia tre anni dopo la fine di tutto e poi la sua nuova partenza, di nuovo per la Russia, per una fantastica carriera come cosmonauta, e - come se tutto questo non bastasse - la morte violenta della madre, una madre che lo ha rifiutato quando era ancora ragazzino con i primi problemi psichici.
Eppure, l'Oreste è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai, scrive alla sua fidanzata (che ha conosciuto a un "festival per matti" nel manicomio di Maggiano a Lucca), parla sempre.
Parla con i dottori, con gli infermieri, con la sorella che di tanto in tanto viene a trovarlo, ma soprattutto parla con l'Ermes, il suo compagno di stanza, uno schizofrenico convinto di essere un ufficiale aeronautico di un esercito straniero tenuto prigioniero in Italia. Peccato che l'Ermes non esista.
L'Oreste è una riflessione sull'abbandono e sull'amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. E su come a volte sia più difficile andare da Imola a Lucca che da Imola sulla Luna.
Premio Nazionale Franco Enriquez 2023 – Città di Sirolo XIX edizione a Claudio Casadio Cat. Teatro Classico e Contemporaneo – sez. Migliore Attore
durata 65’
sala Margherita Hack
VENERDÌ 12 APRILE ORE 21.00
BIGLIETTERIA
Sala Margherita Hack - 4 spettacoli | 40 € |
Abbonamento cumulativo 12 spettacoli | 162 € |
N.B. agli abbonamenti non si applica il diritto di prevendita
intero | 18 € |
ridotto | 16 € |
ridotto soci Coop Fi | 15 € |
N.B. ai biglietti è da aggiungere il diritto di prevendita