Città del Teatro
seguici su:
HomeProgrammazioneDettaglio Evento

Dettaglio Evento

La Bottega del Teatro

Mezzo Chilo

La Scuola va a Teatro

di e con Serena Guardone
tecnico audio Vittorio Vitiello
soluzioni illuminotecniche Francesco Lari
maschera Ferdinando Falossi
residenza Teatro due Mondi


Può un diario privato trasformarsi in discorso pubblico? Può una confessione personale farsi narrazione civile? Mezzo Chilo cerca di rispondere a queste domande, nella convinzione che non esista disagio psichico che non sia il goffo tentativo di smaltire tossine pubbliche.
In ogni patologia psichiatrica, infatti, ancora prima degli innumerevoli contenuti e delle svariate forme che può assumere, ci sono due costanti: vergogna e dolore. I Disturbi del Comportamento Alimentare sono patologie psichiatriche e sono anch’essi segnati da vergogna e dolore: una vergogna blindata, un dolore inaccessibile, due fattori che rendono chi è affetto dalla patologia irrimediabilmente solo.
Mezzo Chilo cerca di restituire la verità di una condizione patologica, scardinandone tramite l’ironia i due aspetti che la rendono tale. Cosa vuole dire soffrire? Si può ridere del dolore? E se ridere del male fosse l’unico modo per congedarlo?
Non solo. Mezzo Chilo cerca anche di stravolgere la lettura canonica dei Disturbi del Comportamento Alimentare che li vede declinati nel pensiero comune come banali esiti di mode estetiche ipocaloriche e restituiti in letteratura in romanzi fin troppo politicamente corretti. I Disturbi del Comportamento Alimentare riguardano la nostra nudità, il nostro incontro con gli altri, il nostro compiere scelte e la catena incontrollabile di conseguenze di una singola scelta, il nostro dire “questo sono io e questo è lo spazio di cui ho bisogno”, il nostro dire “qui finisce il mio spazio e inizia il tuo”. I Disturbi del Comportamento Alimentare riguardano il confine della pelle tra dentro e fuori: creano corazze invalicabili, lasciano esposte le ossa, producono scorie, impediscono al nutrimento di permetterci di vivere.
In Mezzo Chilo c’è una sola persona in scena che crea diversi quadri narrativi – attraverso la parola, gli oggetti, il corpo, la maschera, la musica – strutturando un dispositivo scenico di “trasduzione del segnale” di una testimonianza privata in ecosistema pubblico. Così, pur essendo rintracciabile una vicenda e i suoi dati di fatto più salienti, Mezzo Chilo non è una narrazione lineare: è una compresenza di tempi, spazi, piani e prospettive, è un mondo interiore rovesciato e un mondo collettivo rivissuto. La coincidenza dell’attrice in scena con la protagonista del disagio narrato è un’azione politica deliberata

segnalazione speciale Premio Scenario 2019

teatro di narrazione, di oggetti e di maschera
dai 14 ai 19 anni
durata 60’
sala piccola

 

 

Orari di programmazione:
La Scuola va a Teatro
La Scuola va a Teatro
 

La Fondazione Sipario Toscana Onlus è sostenuta da