Città del Teatro
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Dettaglio Evento

Cardellino SRL
in collaborazione con NTF 18  e Teatro Stabile dell’Umbria

Si nota all'imbrunire

Serale

con Silvio Orlando
Vincenzo Nemolato, Roberto Nobile, Alice Redini, Maria Laura Rondanini
scene Roberto Crea
costumi Ornella e Marina Campanale
luci Umile Vainieri
regia Lucia Calamaro


I figli Alice, Vincenzo e Maria sono arrivati la sera prima. Il fratello maggiore Roberto anche. Un fine settimana nella casa di campagna  di Silvio ,all’inizio del villaggio spopolato dove vive da solo da tre anni. Silvio ha acquisito, nella solitudine, un buon numero di manie, la più grave di tutte: non vuole più camminare. Non si vuole alzare. Vuole stare e vivere seduto il più possibile. E da solo. Si tratta, per i figli che finora non se ne erano preoccupati troppo, di decidere che fare, come occuparsene, come smuoverlo da questa posizione che è una metafora del suo stato mentale : che è quella di un uomo che vive accanto all’esistenza e non più dentro la realtà. Emergono qua e là empatie, distanze e rese dei conti. I familiari di Silvio sono venuti a trovarlo per la messa dei dieci anni dalla morte della moglie… C ‘è da commemorare , da dire, da concertare discorsi. Certo è che, preda del suo isolamento, nella testa di Silvio si installa una certa confusione tra desideri e realtà,  senza nessuno che lo smentisca nel quotidiano, la vita può essere  esattamente come uno decide che sia. Fino a un certo punto.

Sospensione degli eventi e degli spettacoli fino al 3 aprile in relazione al DPCM del 04/03/2020

Questo spettacolo, che ha trovato nella figura del padre un interprete per me al tempo insperato e meraviglioso: Silvio Orlando, trova le sue radici in una  piaga, una maledizione, una patologia specifica del nostro tempo che io, personalmente, ho conosciuto anche troppo. La socio-psicologia le ha dato un nome :“ SOLITUDINE SOCIALE”. A mettere in luce i rischi di questa situazione sono stati due studi presentati al 125° incontro annuale dell’American Psychological Association (APA).  Essere isolati dalla società è un male oscuro e insidioso.  Tutti noi infatti, in quanto esseri umani, abbiamo bisogno del contatto con gli altri, un bisogno che ci permette di sopravvivere. La preoccupazione insorge ancora di più se si pensa che questo tipo di “solitudine estrema” si sta espandendo e continuerà a crescere nei prossimi anni tanto che La Francia ha creato “la giornata della Solitudine“ e l’Inghilterra ha istituito, addirittura,  un ministero della solitudine. Secondo gli esperti potremmo trovarci alle prese, e non solo nei paesi più ricchi, con un’epidemia di solitudine. Diffusa oramai anche tra i giovani. Silvio Orlando è, secondo me, un attore unico. Capace di scatenare per la sua resa assoluta al palco,   le empatie di ogni spettatore, e con le sue corde squisitamente tragicomiche, di suscitare riquestionamenti, emozioni ed azioni nel suo pubblico. E insieme ci piace pensare che gli spettatori, grazie a un potenziale smottamento dell’ animo dovuto speriamo a questo spettacolo, magari la sera stessa all’ uscita, o magari l’ indomani, chiameranno di nuovo quel padre, quella madre, quel fratello, lontano parente o amico oramai isolatosi e lo andranno a trovare, per farlo uscire di casa.
O per fargli solamente un po’ di compagnia.  
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              Lucia Calamaro

durata h. 2.10 con intervallo
sala grande

Orari di programmazione:
Serale
 

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