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Arca Azzurra | L'asina sull'isola

LA GAZZA LADRA

da un’idea di Katarina Janoskova e Paolo Valli
testo di Francesco Niccolini
regia Emanuele Gamba
con Katarina Janoskova e Paolo Valli
voci recitanti Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci
elaborazioni musicali Mario Autore
realizzazione scene Elio Sanzogni
una produzione Arca Azzurra Teatro Ragazzi
con la collaborazione di Lele Luzzati Foundation (Genova)| UOT Teatro alla Corte (Parma) | Città del teatro e della cultura (Cascina)
in occasione dei 150 anni dalla morte di Gioacchino Rossini
progetto di residenza artistica sviluppato all’interno del bando #CREA della Fondazione Sipario Toscana Onlus


Le gazze rubano, si sa. Ma rubano a fin di bene. Devono costruire dei nidi forti e sicuri, per salvare i loro piccoli. Rubano oggetti luccicanti e molto altro, perché sono animali intelligenti, non hanno paura di nulla, nemmeno dell’uomo, nemmeno del diluvio universale: la gazza ladra fu l’unico animale che invece di ripararsi dentro l’Arca di Noè volò sopra l’Arca, e le portò fortuna. Da allora tutte le case su cui si posano le gazze, si dice che sono case fortunate: lì, i bambini crescono felici.
Ma la cosa più bella della gazza ladra è il suo nome scientifico, sembra un gioco di parole: Pica Pica. A causa di questo nome la protagonista di questa storia si chiama Pico Pico, ed è una gazza buffa, allegra, un po’ stortignaccola e spelacchiata, ma molto simpatica.
Se Gioacchino Rossini fosse stato bambino ai nostri giorni, in un mondo brutto e sporco e cattivo, non abbiamo dubbi: avrebbe affidato al suo amico Pico Pico la salvezza del mondo. E non abbiamo dubbio nemmeno che Pico Pico avrebbe coinvolto un esercito di ragazzini in questa opera di salvezza, perché solo i bambini – si sa – possono salvare il mondo. Perché salvarlo è un’impresa molto impegnativa, e tutto sulle spalle di una sola gazza non può stare.
Per questo un vecchietto misterioso, forse un nonno o forse un mago, si rivolge a un bambino, un po’ triste e forse malato, che vive in una città più triste e malata di lui. Prima gli restituisce il sorriso, poi gli regala una gazza, ladra e magica. Quando arriverà il nuovo diluvio universale (perché prima o poi un altro diluvio universale ci sarà…), bisognerà mettere in salvo un sacco di cose importanti: gli animali, i bambini, poi la bellezza e la musica.
Pico Pico e il piccolo Gioacchino si butteranno nella grande impresa, fatta di colori, note, giochi di parole, rumori, e il bene prezioso che fonda la vita sul pianeta: la diversità. Perché si sa, nell’universo, non ci sono nemmeno due gocce d’acqua che sono uguali…

dai 3 ai 7 anni

Orari di programmazione:
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